Gennaio 2016
Erri De Luca – In nome della madre
L’adolescenza di Miriam/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. Qui c’è l’amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriam/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e… la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille. Erri De Luca
Commenti dei lettori
Tutti i lettori hanno dato un giudizio positivo: è piaciuto il linguaggio poetico e l’immagine di Maria come una donna qualsiasi. E’ stata apprezzata la delicatezza con cui viene delineata Maria e la naturalezza con cui viene raccontata la Natività. Un lettore ha colto il senso dell’affermazione cristiana: “Maria piena di Grazia”. E’ piaciuta anche la descrizione della figura di Giuseppe come un uomo legato a Maria da un profondo affetto e dotato di una grande fede. Nel libro si narra del solco che divide i credenti dai non credenti, tra chi ha la fede e chi no.