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Febbraio 2016 – Il padre infedele

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Febbraio 2016

Antonio Scurati – Il padre infedele

Forse non mi piacciono gli uomini. Il giorno in cui tua moglie, all’improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo. Dall’ingresso nell’età adulta, l’innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l’accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. Con Il padre infedele Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell’educazione sentimentale di una generazione.

Commento dei lettori
Il commento dei lettori è stato decisamente e uniformemente negativo. Lo scrittore si rivela padrone della lingua, ma nel libro ci sono molte parole poco conosciute che costringono il lettore a ricercarne il significato. Sono inserite in modo inopportuno pagine dedicate alle attività sessuali del protagonista che poco hanno a che fare con l’idea del romanzo. Più che focalizzato sulle problematiche di un padre del mondo attuale, il libro narra le vicissitudini poco interessanti di un uomo, con scarsi valori, che ha un rapporto conflittuale con le donne e che si pone continuamente interrogativi filosofici sul proprio ruolo rendendo il libro noioso.