Giugno 2013
“LA BIBLIOTECA SUL CAMMELLO” di Masha Hamilton
La protagonista del romanzo, Fiona, è bibliotecaria a New York e decide di trasferirsi in Kenya, per partecipare ad un progetto che prevede, per questo vasto e arido territorio dell’Africa nord-occidentale, di fornire servizi bibliotecari alle comunità rurali più lontane, utilizzando i cammelli per il trasporto dei libri. Sono 41 capitoli dedicati ciascuno ad un personaggio: alcuni a Fiona, altri ad alcuni abitanti di Mididima, che, nei riguardi della biblioteca itinerante a dorso di cammello, hanno atteggiamenti diversi. Del resto è ovvio che in un villaggio, dove la vita scorre da sempre senza cambiamenti, un oggetto nuovo come il libro non può essere che sconcertante e suscitare diffidenza. La promessa era eccellente e i lettori si sono avvicinati al testo con entusiasmo e curiosità, ma il romanzo non ha mantenuto i presupposti anticipati dal titolo e dalla stessa copertina. E’ brutto affermare che un testo non ha coinvolto e non è piaciuto, ma purtroppo è questo il caso. Il romanzo è stato giudicato da tutti i lettori ripetitivo e troppo frammentario, anche le tecniche descrittive sono risultate poco rilevanti e la lettura è stata portata a termine con fatica. Il romanzo si chiude ricordando gli indirizzi a cui possono essere inviate le donazioni in libri alla biblioteca sul cammello in Kenia, ma anche ad altre piccole biblioteche sparse in tutta l’Africa: questa è forse la nota più interessante del libro.