Gennaio 2013
“Un giorno dopo l’altro” di Carlo Lucarelli
Vittorio è il killer protagonista di questo romanzo di Lucarelli; lucido e glaciale offre i suoi servizi professionali su internet con il nome di Pit Bull. Alex è un ragazzo che per poche lire controlla gli account della posta di un server di provincia; soffre d’insonnia, è cronicamente depresso e un pit bull ce l’ha davvero. Approfitta quindi del suo lavoro per trovargli un nuovo padrone, ma purtroppo risponde all’e-mail sbagliata, trovandosi così invischiato in un pazzesco meccanismo… !
Lucarelli è molto abile… accelera e rallenta il ritmo spostando continuamente il punto di vista. Il risultato è un affresco corale di voci, suoni e immagini; una storia di non-vite che si intersecano lungo le strade reali e virtuali del nostro paese.
Alternando tre romanzi gialli, si è arrivato anche alla proposta del genere “noir” per avvicinare i lettori a un filone particolare, molto di tendenza, soprattutto tra giovani.
L’impatto non è stato dei migliori: pur apprezzando la valenza dello scrittore il romanzo è apparso forzato nelle immagini, ed esageratamente macabro. Seguire la linea che oltrepassa la struttura del giallo, concepito nella tradizione più classica, è difficile e ancora più difficile è accettare quello che sta oltre, in una mente malata.
Eppure il noir è questo: cogliere quel sottile filo che accomuna la vita normale di tutti i giorni con la follia più assurda, presente comunque nella realtà.